Mercato auto, i dati di Acea relativi al mese di marzo. Balzo in avanti rispetto al 2020, ma il confronto più veritiero è quello con il 2019, ultimo anno di normalità.
Nel mese di marzo sono state vendute 1.387.924 auto: i dati sono quelli dell’Acea che fotografa la situazione del mercato delle auto. Un considerevole balzo in avanti rispetto allo stesso mese dello scorso anno, quando il settore era rimasto sostanzialmente paralizzato a causa della prima fase dell’emergenza coronavirus.
Mercato auto, i dati del mese di marzo
In base ai dati forniti dall’Associazione dei costruttori europea (Acea), a marzo 2021 sono state vendute 1.387.924 auto, il 62,7% in più dello stesso mese del 2020, quando il mondo dei motori era nel pieno della sua crisi legata all’emergenza sanitarie e alla strategia del lockdown, con le chiusure di massa per limitare la diffusione dei contagi. Il confronto più significativo, quindi, è forse quello con il mese di marzo del 2019. In questo caso il bilancio è negativo, con un 21,6% di immatricolazioni in meno registrate nel corso del 2021.
Per quanto riguarda l’analisi trimestrale, nel primo trimestre del 2021 le immatricolazioni sono state 3.080.751, quasi l’1 per cento in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
“Questo confronto mette in evidenza un calo di ben il 21,6% che riflette una situazione di mercato ancora estremamente difficile in tutta l’Europa Occidentale sia per le chiusure delle concessionarie in molti paesi sia, e soprattutto, per l’impatto della pandemia sull’economia e quindi sulla propensione all’acquisto di autovetture da parte di privati e imprese”, evidenzia il numero uno di Centro Studi Promotor.
Buoni risultati per Stellantis
Sono buoni i risultati fatti registrare dal gruppo Stellantis, che a marzo ha venduto 292.149 auto, il 140,9% in più rispetto a marzo 2020. Anche per quanto riguarda l’analisi trimestrale il bilancio è decisamente positivo. Nei primi tre mesi dell’anno in corso sono state immatricolati 669.676, il 7,4% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Anche in questo caso il confronto più realistico resta quello con il 2019, ultimo anno di normalità prima dell’inizio del dramma del Covid.